L’interno è una lega di bronzo con più rame rispetto alla pellicola superficiale.
In Figura 12 è mostrata un’immagine con ingrandimento di 7000x, effettuata in prossimità della zona analizzata nello spettro 1 di Figura 11, nell’area è registrata la presenza di grani di dimensioni sub-micrometriche composti principalmente da rame e stagno. Questo tipo di superficie, detta cellulare-dendritica, sembra essere tipica di interfacce venute in contatto con un fuso e che sono sottoposte ad un successivo sotto-raffreddamento rapido. ((WALTER NICODEMI, MAURIZIO VEDANI, La metallurgia nelle tecnologie di produzione, Associazione Italiana Metallurgia, Milano 2004; pp. 46-50))
Anche le bollosità sono state indagate tramite BS ed elettroni secondari, per mostrare le loro dimensioni ridotte e discriminare le zone con diversa composizione: nella Figura 13 sono riportati i diametri di queste bolle, compresi tra 160 e 450 μm circa:
Le indagini sono state effettuate anche tramite l’ausilio della sonda EDX per risalire ad eventuali differenze tra microbolle e la superficie adiacente, in questo caso non sono state trovate discrepanze.