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Monete 14
5 Heller
(foto concessa da Worldcoingallery.com)
Anni di conio | Materiale | Peso |
1916 | Ottone | 20 g |
Diametro | Contorno | Segno di zecca |
23 mm | piatto sopra la corona | T (Tabora) |
Descrizione dritto | ||
Corona imperiale; millesimo; legenda D.O.A. | ||
Sul rovescio | ||
ghirlanda; valore nominale; segno di zecca | ||
Valore nominale | Asse | |
5 Heller | Alla tedesca | |
Tirature | ||
302.000 | ||
Di questa moneta esistono due varianti : bordo piatto e bordo ovale al di sopra della corona | ||
La prima aveva uno spessore di 1 mm o meno, la seconda fra 1 e 2 mm. |
(foto concessa da Worldcoingallery.com)
Anni di conio | Materiale | Peso |
1916 | Rame | 11,5 g |
Diametro | Contorno | Segno di zecca |
29 mm | piatto | T (Tabora) |
Descrizione dritto | ||
Corona imperiale; millesimo; legenda D.O.A. | ||
Sul rovescio | ||
Ghirlanda; valore nominale; segno di zecca | ||
Valore nominale | Asse | |
20 Heller | Alla tedesca | |
Tirature | ||
325.940 |
(foto concessa da Worldcoingallery.com)
Anni di conio | Materiale | Peso |
1916 | Rame | 11,5 g |
Diametro | Contorno | Segno di zecca |
29 mm | piatto | T (Tabora) |
Descrizione dritto | ||
Corona imperiale; millesimo; legenda D.O.A. | ||
Sul rovescio | ||
Ghirlanda; valore nominale; segno di zecca | ||
Valore nominale | Asse | |
20 Heller | Alla tedesca | |
Tirature | ||
325.940 |
(foto concessa da Worldcoingallery.com)
(foto concessa da Pesnad – Lamoneta.it)
Anni di conio | Materiale | Peso |
1916 | Ottone | 11,5 g |
Diametro | Contorno | Segno di zecca |
29 mm | piatto | T (Tabora) |
Descrizione dritto | ||
Corona imperiale; millesimo; legenda D.O.A.. | ||
Sul rovescio | ||
Ghirlanda; valore nominale; segno di zecca | ||
Valore nominale | Asse | |
20 Heller | Alla tedesca | |
Tirature | ||
1.307.760 | ||
Per entrambi i pezzi da 20 Heller esistono diverse varianti, nate dalla combinazione di dritti e rovesci differenti: Corona piccola (come nelle prime due monete in foto) o grande (come nella terza moneta foto); Entrambe le “L” di Heller dritte (come nella prima moneta in foto); entrambe decorate; la prima dritta interrotta e la seconda decorata (come nella seconda e terza moneta in foto). |
14 Per i dati, relativi alle tirature, la preferenza è stata attribuita a : Meyer, Claus-Peter, Das Geld-, Bank- und Währungswesen im ehemaligen deutschen Schutzgebiet Deutsch- Ostafrika, Verlag Augustinus Buchhandlung, Aachen, 1996; in MünzenRevue 5/2004.
XII. Le 15 rupie d’oro. “Tabora Pound”
Le pur ingegnose emissioni metalliche, però, non avrebbero risolto uno dei problemi più urgenti, per l’amministrazione coloniale: il pagamento dei soldati dei reparti di Askari. Tradizionalmente, la popolazione locale non riponeva alcuna fiducia, nella cartamoneta e questo era ancora più vero, in presenza di emissioni d’emergenza, da parte di un paese sull’orlo dell’implosione.
Il 15 aprile 1916, il governatore Heinrich Albert Schnee firmò il decreto, che autorizzava l’emissione di una moneta, in oro, da 15 Rupie. Il valore nominale corrispondeva a 20 Marchi tedeschi ed a circa 1 Sovrana britannica. Per questo motivo, tale moneta è comunemente conosciuta con il nome di “Tabora Sovereign” o “Tabora Pound”. In realtà, nonostante il modulo corrispondesse, sostanzialmente, alla moneta tedesca da 20 Marchi, il suo contenuto in oro fino era, decisamente, inferiore. Ritenendo irrispettoso, ritrarre un’improvvisata effigie del sovrano, il disegno fu scelto, in base ad un concorso pubblico, vinto da R. Vogt. Un fabbro singalese preparò i conii e la produzione iniziò il giorno stesso, della firma del decreto. Il metallo non mancava, in quanto era ancora in funzione la miniera d’oro di Sekenke, collegata a Tabora, dalla Mittelland Bahn. L’oro veniva fuso nella fucina di un fabbro, mentre un mulino per la laminazione di fogli di gomma fu riadattato, per trasformarlo in lamine. Inizialmente, fu utilizzata una primitiva pressa manuale, fino alla sua rottura ed al trasferimento della zecca a Lulanguru. Una pressa a vapore, progettata per estrarre l’olio d’arachide, sostituì il lavoro manuale, incrementando la produzione.15
(foto concessa da Salvatore 20 giugno – La moneta.it)
Anni di conio | Materiale | Peso |
1916 | Oro 0,7500 circa | 7,1 g |
Diametro | Contorno | Segno di zecca |
22,5 mm | Liscio | T (Tabora) |
Descrizione dritto | ||
Stemma Imperiale del Secondo Reich (Aquila e corona imperiale); legenda DEUTSCH OSTAFRIKA; valore nominale |
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Sul rovescio | ||
Elefante che barrisce; sullo sfondo una probabile rappresentazione stilizzata del monte Kilimangiaro; in esergo millesimo e segno di zecca |
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Valore nominale | Asse | |
15 Rupie | Alla tedesca | |
Tirature | ||
16.198 | ||
Esistono due varianti di questa moneta, a seconda che l’arabesco sopra l’ala sinistra dell’aquila (nella parte destra della moneta) termini sotto la “T” o sotto la successiva “A” della legenda OSTAFRIKA. |
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Pur nella sua, sostanziale, semplicità, la qualità di queste emissioni è decisamente superiore a quella dei pezzi in Heller. |
Per l’anno 1916 la zecca di Tabora coniò pezzi da 5 Heller, 20 Heller, 15 Rupie, per un valore
complessivo di 584.810 rupie.
Elefanti di fronte al Kilimangiaro (foto dalla rete)
15Il racconto delle tecniche di coniazione è basato, principalmente, su Sankey, John, The Tabora Gold Coin, in Tanzanian Affairs, Britain-Tanzanian Society, n. 88 – Sept. – Dec. 2007, basato su Yonge, D.D., in Tanganyika Notes and Records Number 62, March 1964.
XIII. Sconfitta e tramonto coloniale
Nei mesi in cui la zecca di Tabora fu operante, però, la situazione militare si era, radicalmente, modificata. Nonostante le brillanti vittorie di Lettow-Vorbeck, nelle battaglie di Tanga e del Kilimangiaro (in seguito alle quali, i tedeschi erano penetrati in Kenya e Rhodesia) le poche migliaia di soldati tedeschi e di Askari non erano più in grado, di affrontare le soverchianti forze anglo-sudafricane, belghe e portoghesi.16
Soldati Askari (foto di Walther Dobbertin, in Bundesarchiv, da Wikipedia)
Il 29 luglio 1916, il generale sudafricano Jan Smuts occupò Dodoma, interrompendo i collegamenti ferroviari, fra le principali città del paese e, due giorni dopo, la produzione della zecca cessò. Dopo la battaglia del Lago Tanganyika, con la quale gli anglo-belgi ottenevano il controllo del nord-ovest del paese, le forze dell’Intesa iniziarono a premere verso sud. Il Ruanda-Urundi fu occupato, nell’estate del ’16, mentre il 19 settembre, truppe belghe entrarono a Tabora. Le forze britanniche presero il controllo della capitale e delle coste ed i portoghesi invasero i territori più meridionali. La autorità belghe recuperarono le 1.500 monete, che Schumacher aveva depositato presso la Banca di Tabora, mentre i britannici scovarono 39 delle 40 monete, che l’ingegnere tedesco aveva con sé. Nel 1917 cessarono anche le ultime emissioni cartacee. Il margine di manovra di Lettow-Vorbeck era sempre più ridotte ma, nonostante ciò, le forze tedesche non capitolavano.
Bandiera coloniale del Reich (foto da Wikipedia)
La situazione in Europa, però, era diventata insostenibile, per gli Imperi Centrali. Il blocco navale britannico aveva ridotto Germania ed Austria-Ungheria, alla fame; le razioni dei soldati dovettero essere ridotte, per sfamare la popolazione civile. Nel frattempo, gli Stati Uniti erano entrati in guerra, al fianco della Triplice Intesa, iniziando a sbarcare truppe fresche, sul fronte occidentale. Il conflitto non era più sostenibile.
Il 14 agosto 1918, il comando supremo tedesco, riunito al Quartier Generale di Spa, escludeva la possibilità di mantenere l’iniziativa militare. Il 29 settembre, i Capi di Stato Maggiore Hindenburg e Ludendorff invitarono il governo, a chiedere l’armistizio, prima che le truppe nemiche invadessero il territorio del Reich. Ai primi di ottobre, iniziarono complesse trattative, ma la spallata finale arrivò dai soldati e dalla popolazione, esasperati dalle privazioni del conflitto. Il 29 ottobre si ammutinò la flotta a Wilhelmshaven; fra il 5 ed il 10 novembre la rivoluzione divampò, in tutte le principali città tedesche. La capitale insorse il 9 ed il Kaiser fuggì nei Paesi Bassi. Lo stesso giorno, fu proclamata la Repubblica, con a capo il Presidente del Partito Socialdemocratico (SPD) Friedrich Ebert. Il 10, si formò un nuovo governo (Consiglio dei Commissari del Popolo) che, per il tramite del deputato Erzberger, firmò l’armistizio, il giorno 11 novembre 1918. L’oscura profezia di Bismarck, si compiva: “ Jena arrivò vent’anni, dopo la morte di Federico il Grande; la catastrofe arriverà vent’anni dopo la mia dipartita” 17 Le operazioni belliche in Africa, però, continuavano e Lettow-Vorbeck si arrese, solo il 23 novembre (dopo che era pervenuta la conferma dell’armistizio). Le truppe dell’Intesa occuparono integralmente il paese, che cessava, de facto, di esistere.
17Taylor, A.J.P., Bismarck, The Man and The Statesman, Vintage Books Edition, New York, 1967, reprinted by arrangement with Alfred A. Knopf, Inc., p. 264.