Le Monete di Terni ((Le foto inserite ,se non specificato, sono tratte dall’Op. Cit. di Angelo Finetti))

-Muraiola da Otto Baiocchi ((Delle monete da Otto Baiocchi si conoscono svariati falsi in bassissima lega di rame prodotti probabilmente durante la Repubblica Romana. Sono difficili da individuare a causa della cattiva fattura degli esemplari originali.))

D/ In corona “PIUS SEXTUS P.M. ANNO XXIII” . Al centro “TER/NI /1797”
R/ “ OTTO / BAIOC / CHI ”

 D/ In corona “PIUS SEXTUS P.M. A. XXIII” . Al centro “TER/NI /1797”                                                                                                R/ “ OTTO / BAIOC / CHI ”

-Muraiola da Sei Baiocchi

Le Muraiole da Sei Baiocchi sono divise in due gruppi che differiscono nella legenda : una parte dall’alto ,l’alta dal basso.

D/ In corona(dal basso ) “PIUS SEXTUS P.M. A. XXIII” Al centro “TER/NI /1797”
R/ “ SEI / BAIOC / CHI ”

D/ In corona(dal basso ) “PIUS SEXTUS P.M. A. XXIII” Al centro “TER/NI /1797”
R/ “ SEI / BAIOC / CHI ”

-Madonnina da Cinque Baiocchi

Le Madonnine da cinque baiocchi sono la coniazione più raffinata della serie ternana questo è deducibile anche dalla sigla dell’incisore pontificio Mercandetti ,T.M , presente sotto il busto della Madonna.

D/ Busto velato e nimbato della Vergine di profilo con legenda “ SANCTA DEI / GENITRIX” . Iniziali dell’incisore T.M. in esergo.
R/ In corona “PIUS PAPA SEXTUS ANNO XXIII 1797 ” Al centro il nominale sormontato da una stella a sei punte : “BAIOC / CINQUE / TERNI ”

-Muraiola da Quattro Baiocchi

La Muraiola da quattro Baiocchi , sicuramente il nominale più raro della seria ternana, si distingue in due categorie con differenze nella leggenda che mostrerò sotto. Il numero di questi esemplari è talmente esiguo che ho ritenuto utile inserire tutte le foto degli esemplari conosciuti. Per quanto riguarda la storia che c’è dietro a ciascuna moneta mi sono particolarmente avvalso dell’opera citata di Angelo Finetti.

Esemplare presente nella Collezione Reale ((15 Pubblicato nel C.N.I.)):

D/ In corona “PIUS SEXTUS P.M. A. XXIII”. Al centro “TER/NI /1797”
R/ “QUAT / TRO / BAIOC / CHI “

Esemplare presente nella collezione Bellucci ((Cfr. Op. Cit. Finetti pp. 83 : L’esemplare nella Collezione Bellucci ne entro a farne parte nel 1903 ,pochi mesi dopo la pubblicazione dell’articolo sulla zecca di Terni . In una nota del 20 marzo 1903, Ada Bellucci spiega di aver inviato al Re una copia di quel suo “tenue lavoro” e che questi “[…]si compiacque non solo di accogliere benignamente la mia modesta offerta, ma si degnò inviarmi in dono una “murajola” da bajocchi quattro, che è la più interessante moneta tra quelle uscite dalla zecca di Terni,[…]”. Nella Collezione Reale erano presenti due esemplari di detta moneta uno dei quali era stato acquistato nel 1882,assieme ad altre monete umbre, nel mercatino di Campo dei Fiori presso Roma nel 1882.L’altro era confluito nella Collezione Reale tramite la raccolta Marignoli nel 1900.)) ((Cfr. Ada Bellucci “Collezione di Monete di Zecche Umbre esposta ed illustrata da Ada Bellucci-Ragnotti” in “Mostra di Arte Antica Umbra in Perugia 1907” pp.8-9 : “ Tra le rarità delle zecche umbre ,noto in fatti la murajola di Terni del valore di quattro baiocchi conosciuta in soli quattro esemplari; uno esistente nella Collezione di S.M. il Re d’Italia, un secondo nel Museo Bottacin di Padova, un terzo nell’Archivio Comunale di Terni [esemplare che fu ,purtroppo, trafugato agli inizi del XX secolo e che non è mai più riapparso ],ed un quarto, dono oltre ogni dire pregevole e gradito, di S.M. il Re d’Italia, nella Collezione Bellucci di Perugia” .)):

Esemplare presente nel Museo Bottacin di Padova:

Questa variante ,conservata nella raccolta del Medagliere Vaticano, è da considerarsi unica per i motivi assai curiosi scrupolosamente ricostruiti dal Finetti nell’opera citata ((Cfr. Op. Cit. Finetti pp.83 : “L’esemplare ,unico nel suo genere, si trova nel Medagliere Vaticano ed è stato pubblicato dal Serafini nel 1928 [C. Serafini : Le Monete e le Bolle Plumbee Pontificie del Medagliere Vaticano. Volume Quarto –Aggiunte ed Appendice- pp.321 e tav. CLXXXX n°10 ] . E’ simile a quello studiato dalla Bellucci nel 1902 e riprodotto a disegno nella tavola allegata al suo articolo. L’autrice riteneva, almeno fino al 1907, che la moneta fosse presente nell’Archivio Comunale di Terni ma nell’estratto “Collezione di Monete di Zecche Umbre” conservato nella Biblioteca di Casa Bellucci a Perugia, a pag. 9,le parole “nell’Archivio Comunale di Terni” risultano cancellate dall’autrice e corrette con “dal Bibliotecario di Terni sig. Ettore Sconocchia”. Nel 1964 quando le collezioni comunali vennero riordinate da Giovanni D’Astoli per essere esposte a Palazzo Manassei, si trovò solo la Madonnina da cinque Baiocchi. Dopo la morte di Ettore Sconocchia, avvenuta il 9 febbraio 1908,molto materiale relativo alla Storia della Città passò per sua disposizione al Comune, ivi compresa la serie di Terni.

Dalle informazioni raccolte dal D’Astoli risulta che tra il 1922 e il 1923 si verificò la sottrazione dal Museo Civico di un buon numero di monete mai inventariate. Considerando la stretta somiglianza del disegno con la foto del Serafini ed il periodo di immissione del pezzo nel Medagliere Vaticano (1913-1928) non è da escludere che ,con molti passaggi di mano ,la moneta possa essere entrata nella prestigiosa collezione”.)).

D/ In corona “PIUS SEXTUS P.M. A. XXIII”. Al centro “TER/NI /1797”
R/ “QUATTRO / BAIOC / CHI “

Altri libri consultati per la storia di Terni e per informazioni di carattere Numismatico.

1-Francesco Angeloni – Historia di Terni dedicata all’Eminentissimo Cardinale Giulio Mazzarini ; Roma ,1648.
2-Angelo Cinagli – Le monete de’ Papa descritte in tavole sinottiche; Fermo, 1848.
3-S.A.I. Vittorio Emanuele III – Corpus Nummorum Italicorum, Vol. XIV ; Roma ,1933.
4-Mario Mancini – La monetazione dei papi nelle Zecche dell’Umbria; Foligno ,1972.
5-Luigi Simonetti – Manuale di Numismatica italiana medioevale e moderna dalla caduta dell’Impero Romano alla rivoluzione Francese; Ravenna, 1965.

Il Fine

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