In quest’articolo sarà esaminato un altro “mini-Stato”: si tratta del Principato di Andorra, che di recente ha iniziato la coniazione delle proprie monete in euro. Si tratteranno principalmente le prime emissioni per la normale circolazione, non prima di aver descritto il percorso che ha portato tale Stato all’adozione della moneta europea.
1. Cenni storico-numismatici
Il Principato di Andorra è situato nei Pirenei orientali, tra gli Stati di Francia e Spagna. Fu fondato nel 1278 – dopo varie dispute – quando si giunse all’accordo che il piccolo Stato sarebbe stato retto dal Conte di Foix, francese e dal Vescovo di Urgell, spagnolo (della regione Catalogna). Successivamente, dalla parte francese, subentrò il Presidente della Repubblica e tale assetto è tuttora presente.
Il Principato attraversò periodi di isolamento dal resto del territorio europeo, fase che terminò in tempi recenti. Nel 1993 l’assetto politico fu radicalmente modificato.
A lungo ad Andorra – fino al 1999 – furono utilizzate come valuta, monete francesi (franco) e spagnole (pesetas) e, dopo l’introduzione dell’euro, si iniziò ad utilizzare questa monetazione, senza però coniazioni proprie.
Dal 1977, furono coniati i “diners”, considerati moneta tipica andorrana a fini collezionistici; venduti dal Servei d’Emissions (che si occupa delle distribuzioni numismatiche del Principato) ai collezionisti interessati.
Considerato il fatto che, come altri mini-Stati, Andorra non è membro dell’Unione Europea, le proprie monete in euro sono emesse in virtù di accordi con gli Stati confinanti (Francia e Spagna); nel 2011 si sono raggiunti tali accordi. Secondo questi, le monete potevano già circolare a partire dal 1 luglio 2013 ma il Ministero delle Finanze andorrano ha posticipato la data al 2014.
Per la decisione dei soggetti da apporre sul lato nazionale, è stato indetto un concorso nel 2013. Nel dicembre 2014, si sono presentate ufficialmente le monete al pubblico; dopo un’iniziale distribuzione ai residenti, il 15 gennaio 2015 sono state distribuite a livello europeo, con un iniziale contingente per il mercato collezionistico. Il secondo contingente destinato ai collezionisti è stato emesso nel 2016; notare il fatto che si tratta di monete sempre con millesimo 2014.
Le monete con millesimo 2015 saranno emesse nel corso del 2016.
2. Le monete
Le prime monete in euro di Andorra sono state distribuite (nel 2014), per quanto riguarda gli esemplari dalla tiratura più elevata, assieme alle monete spagnole, in quanto coniate dalla Zecca di Madrid. Gli esemplari dai 5 centesimi ai 50 centesimi in sacchetti e gli esemplari da 1 euro e 2 euro in rotolini, sempre mescolati a quelli spagnoli dello stesso valore. Non sono stati immessi nel circolante i valori da 1 e 2 centesimi, unicamente presenti nello starter-kit e nella serie divisionale 2014.
Le tirature delle monete sono le seguenti:
I già citati starter-kit (detti “presentazione standard”) sono stati venduti inizialmente ai soli residenti ad Andorra, che potevano ordinarli on-line (tiratura: 70.000).
Le divisionali ufficiali (dette “presentazione speciale”), sono state pensate per il collezionismo e realizzate con il medesimo folder – di produzione italiana – usato per le divisionali di Italia e San Marino (tiratura: 70.000). Anche il folder per il 2 euro commemorativo 2014 è della stessa produzione. Si segnala inoltre l’emissione fondo specchio (proof) di una serie divisionale e del 2 euro commemorativo.
Le monete per la circolazione rappresentano ovviamente temi connessi allo Stato in questione; sugli esemplari da 1 a 5 centesimi sono raffigurati il camoscio pirenaico e il gipeto, compresi tra la fauna di Andorra; sugli esemplari da 10 a 50 centesimi, la chiesa di Santa Coloma; sull’esemplare da 1 euro la Casa de la Vall, sede del Parlamento e del Palazzo di Giustizia andorrano e sull’esemplare da 2 euro lo scudo di Andorra.
Per quanto riguarda gli Autori, il disegno sulle monete da 1 a 5 centesimi è stato realizzato da Ruben Da Silva Carpio; quello sulle monete da 10 centesimi a 50 centesimi da Pere Moles e quello sulle monete da 1 euro da Jordi Puy Segura.
Il disegno sulle monete da 10 centesimi a 50 centesimi – nel 2013 – è stato oggetto di una modifica, in quanto in origine avrebbe dovuto rappresentare, assieme alla chiesa di Santa Coloma, il Cristo pantocratore, conservato nella chiesa di Sant Martí de la Cortinada. Tale ultima rappresentazione è stata omessa su richiesta della Commissione europea, per seguire i princìpi di neutralità religiosa. Quindi, nessuna moneta è stata coniata con gli elementi inizialmente previsti.
Sempre nel 2015 e nel 2016 si è distribuito il 2 euro commemorativo 2014, dedicato al ventesimo anniversario del Paese al Consiglio d’Europa (tiratura: 100.000) contenuto in un blister analogo a quello per le monete sammarinesi e italiane dello stesso tipo. La suddetta moneta è stata emessa anche in versione proof, con tiratura ovviamente inferiore.
Per le emissioni dell’anno 2014 e 2015 – le prime, quindi, dall’adozione dell’euro – il Principato non si è ancora avvalso della vendita ai collezionisti privati mediante il Servei d’Emissions. Questo appare atipico, in quanto in precedenza le emissioni locali erano appunto distribuite da quest’istituzione in tale modo.
Questa decisione non è stata immediatamente presa e, anzi, si presume che neppure il Servei stesso ne fosse inizialmente al corrente, in quanto i collezionisti che fecero richiesta, in tempi precedenti, per l’inserimento nella lista clienti hanno ricevuto nel dicembre 2014 dall’ufficio una comunicazione tramite posta elettronica in quattro lingue (catalano – la lingua ufficiale – spagnolo, francese ed inglese):
In sintesi, la suddetta comunicazione avvisava che, dopo la fissazione dei dettagli da parte del Ministro delle Finanze andorrano e dei due tipi di serie divisionali in Fior Di Conio, si sarebbero potute reperire le informazioni per l’acquisto nei giorni successivi sul sito internet del Servei d’Emissions. Infine, vi era l’avviso che dal mese di marzo del 2015 sarebbe stata emessa, assieme alle serie proof, la moneta commemorativa da 2 euro dedicata al ventesimo anniversario del Paese al Consiglio d’Europa, della quale era già stato scelto il bozzetto. In realtà, nei giorni e nei mesi successivi le informazioni non sono state complete; le prime serie divisionali sono state infatti unicamente vendute a commercianti della zona, i quali le hanno rivendute ai collezionisti tramite i loro contatti o noti siti internet di compravendita on-line.
Successivamente la distribuzione ai commercianti delle monete è stata sospesa in data 5 marzo 2015; questo fatto ha dato comunque modo di poterle distribuire con maggiore uniformità ad altri rivenditori in ambito europeo.
Nell’anno iniziale di emissione delle monete in euro (e si presume anche in periodi successivi), quindi, non vi è stata distribuzione diretta ai collezionisti; si tratta di una decisione che ha fatto discutere molti ma che non ha impedito di ottenere comunque le emissioni di questo particolare Principato.
4. Conclusioni
Tale trattazione, giunta al termine, ha (come già è stato anticipato) analizzato i momenti iniziali di adozione dell’euro per quanto riguarda Andorra.
L’unico commento che numerosissimi collezionisti hanno formulato, quasi in modo unanime – a parte le opinioni relative alla qualità artistica delle suddette monete – è relativo alla distribuzione di quanto emesso, che è stata inizialmente poco documentata, non sempre comprensibile e non improntata ai singoli acquirenti privati. Ciò che quindi si auspica è un miglioramento di questi metodi.