Gigliato Carlo III d‘Angiò Durazzo
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Carlo III d‘Angiò-Durazzo (1382-1386). Gigliato. XKAROLU TCIUS DEI GRA IERL’ E SICIL REX Il re coronato, seduto in trono di fronte, con globo e scettro crucigero. Rv. XhONOR·REGIS·IUDICIU·DILIGIT Croce gigliata accantonata da quattro gigli. CNI 1 var. Pannuti-Riccio 1. MEC 14, - Della più grande rarità. Quale unico discendente maschio superstite del ramo degli Angiò-Durazzo, Carlo poteva vantare diritto alla successione nei due regni angioini di Napoli e di Ungheria. Conquistato e pacificato non senza difficoltà quello di Napoli per l’opposizione di Ludovico I d’Angiò, che Giovanna I aveva nominato suo erede, alla morte del sovrano ungherese Carlo volse la mira anche al trono magiaro. Probabilmente egli cercava nella spedizione ungherese, col compimento delle ambizioni dinastiche, quel successo che gli avrebbe dato maggior potere per la soluzione dei problemi napoletani. Purtroppo il disegno gli fu fatale. Giunto a Buda con il favore di una parte della nobiltà locale, fu in quella località incoronato il 31 dicembre 1385, ma di lì a poco, il 7 febbraio 1386, nella stessa città veniva ferito mortalmente a tradimento, vittima di un complotto a cui non era estranea la regina madre d’Ungheria Elisabetta. Foto della moneta,descrizione e catalogazione da asta n°35 di NAC |