Quando è nato l’Euro ?
La maggior parte di voi risponderà: nel 2002 oppure i più informati diranno nel 1999, giusto ?
Sbagliato invece, oppure giusto a metà perchè l’Euro è arrivato per la prima volta nei nostri portafogli il 1° Gennaio del 2002 ed è diventato la nostra valuta ufficiale nel 1999 ma in pochi sanno che il primo Euro è datato 1963.
Proviamo a conoscere questa storia attraverso alcune discussioni aperte sul forum di lamoneta.it su questo primo Euro, datato come si è detto 1963.
Comincia tutto a Bologna nella prima metà degli anni sessanta, i protagonisti sono quattro attivisti di un movimento che come disegno ha l’unificazione politica dell’Europa su base federale, il M.F.E. che sta per Movimento Federalista Europeo (sezione italiana del UEF, Unione Europea dei Federalisti) i loro nomi sono Maurizio Rosa, Jacopo Di Cocco, G.Carlo Cassoli e Dino Buzzetti.
Sono tutti molto giovani, studenti o neo laureati, la loro attività di propaganda si svolge attraverso la presenza a manifestazioni con l’allestimento di banchetti sul tipo di quelli che oggi vengono usati per la raccolta di firme, con la distribuzione di volantini e di manifesti.
Sono attività comunque costose e proprio per cercare un mezzo di autofinanziamento e che fosse in grado di attirare l’attenzione nasce l’idea di realizzare una moneta Europea, simbolica ovviamente e di venderla poi ai sostenitori.
Nel corso dei secoli attraverso la moneta si è sempre espresso il concetto di sovranità di uno stato e proporla o meglio auspicarla ad un autorità statale europea aveva a loro parere un significato politico molto forte.
La scelta del nome da dare a questa moneta non fu facile, quello scelto alla fine voleva avere un richiamo all’identità europea di tutti gli stati, un nome che oggi conosciamo molto bene: Euro.
Grazie all’aiuto privato fu possibile acquistare l’argento necessario per la realizzazione delle prime monete, provvedere ai bozzetti ed ai coni.
Le monete vennero realizzate dalla ditta Lorioli di Milano che alla fine del 1963 coniò il pezzo da 1 Euro con un peso di 11,5 gr, in Argento 800/.. e che venne emesso anche con millesimo 1965.
Il prezzo di vendita iniziale era di 750 lire che crebbe per esigenze organizzative e per l’aumentare del costo del metallo.
A seguire vennero la moneta da 10 Euro in Oro 800/.. del peso di 10 gr. e con millesimo 1966 e quella da 5 Euro, sempre in oro 800/.. ma del peso di 5 gr. e datata 1967.
Il completamento della serie arriva più tardi, nel 1972 con l’emissione dei pezzi da 2 e 20 Euro, rispettivamente in argento (25 gr.) e oro (20 gr.)
La distribuzione delle monete avvenne anche all’estero in occasione di congressi del MFE ed in ambito Universitario attraverso l’attività degli ideatori dell’iniziativa.
Nei primi anni 70 l’iniziativa si esaurì a causa dell’eccessivo aumento dei costi per quanto riguarda i metalli preziosi, il prezzo di vendita sarebbe infatti stato eccessivo e tale da scoraggiare la maggioranza dei compratori.
Il totale dei pezzi emessi tra i vari tagli secondo G.Carlo Cassoli è di circa 10.000, personalmente ritengo la cifra complessiva di 3901 ricavata dalla somma delle tirature riportate di seguito più vicina alla realtà, non disponiamo comunque di dati certi in un senso o nell’altro, una ricerca presso la ditta che ha curato la realizzazione delle monete potrebbe forse chiarire questo aspetto, in ogni caso, se in seguito alla pubblicazione di questo articolo dovessero esserci novità il tutto verrà aggiornato di conseguenza.
Sempre a proposito di tirature non sappiamo con certezza come sia da ripartire il totale di 3500 fra i millesimi 1963 e 1965.
Una cosa da notare è che venne emessa una serie detta commemorativa o celebrativa, in astuccio e numerata comprendente tutti i 5 tagli e la cui tiratura potrebbe ma qui è una mia ipotesi essere di 50 pezzi, ossia la tiratura dichiarata della moneta da 20 Euro.
Indice dei contenuti
Catalogo
1 Euro
Millesimo: 1963-1965
Metallo: Argento 800/..
Peso: 11,5 gr.
Diametro: 29 mm.
Tiratura: 3.500 ?
Incisore: Ditta Lorioli-M. Rosa
Immagine: utente Pernove
Diritto: Motto latino “IN UNITATE ROBUR”, valore facciale, sigla MFE, sigla B (Bologna), millesimo.
Rovescio: ghirlanda di braccia e mani, al centro la E allungata simbolo del movimento.
2 Euro
Millesimo: 1972
Metallo: Argento 800/..
Peso: 25 gr.
Diametro:
Tiratura: 200
Incisore: Matteucci
Fonte immagine: utente Angio84
Diritto: motto “IN UNITATE ROBUR”, valore facciale, millesimo, sigla MFE, sigla B (Bologna), firma incisore (Matteucci)
Rovescio: legenda circolare “EUROPAE FOEDERATAE UNA RATIO AERARIA”, bandiera del movimento federalista ed i 6 pennoni con le bandiere degli stati fondatori della Comunità Europea.
5 Euro
Millesimo: 1967
Metallo: Oro 900/..
Peso: 4 gr.
Diametro:
Tiratura: 50+1
Incisore: Ditta Lorioli- M.Rosa
Fonte immagine: Collezioni Euro
Diritto: motto “IN UNITATE ROBUR”, disegno di Giano bifronte, sigla MFE, millesimo (1967)
Rovescio: ghirlanda di braccia e mani, al centro la E allungata simbolo del movimento.
10 Euro
Millesimo: 1966
Metallo: Oro 800/..
Peso: 10 gr.
Diametro:
Tiratura: 100
Incisore: Ditta Lorioli-M.Rosa
Fonte immagine: Collezioni Euro-gallery
Diritto: motto “IN UNITATE ROBUR”, disegno”il ratto d’Europa da parte di Giove trasformatasi in toro”, in esergo il valoore facciale, la sigla MFE ed il millesimo (1966).
Rovescio: ghirlanda di braccia e mani, al centro la E allungata simbolo del movimento.
20 Euro
Millesimo: 1972
Metallo: Oro 800/..
Peso: 20 gr.
Diametro:
Tiratura: 50
Incisore: Matteucci
Fonte immagine: Collezioni Euro-gallery
Diritto: legenda “IN UNITATE ROBUR”, valore facciale, sigla MFE, sigla B (Bologna), sigla incisore (Matteucci)
Rovescio: ghirlanda di braccia e mani, al centro la E allungata simbolo del movimento.
La simbologia nei disegni delle monete
IN UNITATE ROBUR:
Il motto venne ideato sull’esempio di “E PLURIBUS UNUM” viene scelto il latino in quanto lingua universale e prima vera lingua europea, fa accenno alla forza, che deriva dalla unificazione, sia materiale che morale.
Sulla moneta da 5 Euro la scelta dell’immagine di Giano bifronte simboleggia le due facce che avrebbe dovuto avere l’Europa unita e federalista, l’una forte e sicura verso l’esterno, l’altra all’interno attenta alle esigenze di tutte i suoi popoli.
La ghirlanda di braccia e di mani che si stringono circondando la “E” allungata, simbolo del Movimento Federalista Europeo, rappresenta la fratellanza di tutti gli uomini e i popoli d’Europa.
Sul pezzo da 10 Euro “il ratto d’Europa” da parte di Giove trasformatosi in toro ha un evidente significato, soprattutto se visto nel contesto politico della metà degli anni sessanta.
Sulle monete da 2 Euro in argento e da 20 Euro in oro il bozzetto è invece opera di un ceramista di Faenza, Matteucci.
Su una faccia di queste, che hanno lo stesso motivo, compare la bandiera del Movimento Federalista, che allora era considerata la Bandiera dell’Europa, che sventola sovrastando i pennoni con le sei bandiere degli stati fondatori della Comunità Europea. In queste monete compare la scritta “EUROPAE FOEDERATAE UNA RATIO AERARIA”.
Una piccola cosa che volevo mettere in chiaro per evitare fraintendimenti è questa: non si tratta di monete vere e proprie, non hanno mai avuto nè hanno adesso corso legale, si tratta di medaglie celebrative, ora ricercate dai collezionisti di monete “pre Euro”e che, soprattutto se in buona conservazione possono avere un certo valore di mercato.